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Il primo marzo davanti alla discoteca Kaoba. L'associazione sta lottando per "creare formazione obbligatoria nelle aule" il titolare dell'autoscuola Bontempi e vicepresidente delle Autoscuole Unasca Matteo Lo Falco
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GENOVA - Alcool test per tutti appena usciti dalla discoteca. È l'idea di una nota autoscuola genovese che il primo marzo, all'uscita della discoteca Kaoba sarà lì per testare il livello di alcol nel sangue dei giovani che vorranno.

"Questa serata deve creare consapevolezza tra i giovani e i giovanissimi" spiega a Primocanale il titolare dell'autoscuola Bontempi e vicepresidente delle Autoscuole Unasca Matteo Lo Falco. "In caso di tasso alterato, quindi oltre lo 0.5, verrà consigliato sicuramente di non utilizzare l'autovettura. Questo poi è il messaggio, il filone che per noi autoscuole è importante che rimanga ben saldo nella testa dei ragazzi, che devono capire che ci si può divertire senza problemi ma, nel momento in cui uno esagera, si deve anche avere la consapevolezza di scegliere il taxi, il mezzo pubblico o l'amico sobrio per tornare a casa".

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Il limite previsto per legge è 0.0 di tasso alcolemico per i giovanissimi che hanno appena preso la patente: soltanto dopo 3 anni, è consentito un tasso pari allo 0.5. Superata questa soglia, fino a 0.8 possono registrarsi nausea, eccitazione, sonnolenza o cambiamenti dell'umore che possono influire a loro volta sui riflessi e la visuale. Con un tasso pari a 0.9-1-5 si possono verificare cambiamenti dell'umore e alterazione dell'equilibrio. Sopra l'1.6 le emozioni sono senza freni e comportano uno stordimento che impedisce anche di camminare o stare in piedi. Posti di blocco e limiti fanno da deterrente, ma l'iniziativa in piazza Matteotti aiuta i ragazzi a comprendere i rischi di mettersi alla guida in stato di ebbrezza e li responsabilizza. 

L'associazione sta lottando per "creare formazione obbligatoria nelle aule" spiega De Falco. Non solo alcol però, il problema a Genova è anche legato al superamento dei limiti di velocità. Ieri la notizia di un ragazzo che sfrecciava in Galleria Colombo a 150 km/h con solo il foglio rosa.

"C'è questo concetto sbagliato per cui si crede che con il foglio rosa si possa già guidare - conclude il vicepresidente -, ma così non è. Un esempio banale ma importante è il completo con cui molti ragazzi si presentano. Alcuni arrivano per una guida in moto in pantaloncini e infradito quando poi all'esame di guida c'è l'obbligo dell'attrezzatura obbligatoria tecnica con guanti, casco integrale e ginocchiere".