Attualità

1 minuto e 26 secondi di lettura

GENOVA - "Ci sono tre opzioni sul tavolo per risolvere il problema dei ripetuti allagamenti del sottopasso di via Simone Pacoret de Saint Bon, tra Multedo e Pegli a Genova" così l’assessore comunale alle Manutenzioni Mauro Avvenente nella sua replica all’interrogazione presentata dal consigliere comunale del Pd Alberto Pandolfo che chiedeva quali interventi il Comune sta studiando per evitare che il sottopasso si allaghi creando pericolo per veicoli e auto. Con le piogge il sottopasso in pochi minuti si allaga diventando inutilizzabile.

Sono tre le ipotesi al momento allo studio dai tecnici. "La prima ipotesi è di mettere “staffato” nell’attuale scatolare del rio Rostan un tubo, da collegare con delle pompe di aggottamento, per poter intervenire ogniqualvolta ci siano forti piogge in grado di creare gli allagamenti. Si tratterebbe di un’opera provvisoria che richiederebbe l’autorizzazione di Regione Liguria" spiega l'assessore Avvenente.

Le altre due opzioni, invece, sarebbero di carattere definitivo. "Una consisterebbe nella costruzione di un nuovo collettore che porti l’acqua meteorica fino all'interno dell’alveo del torrente Varenna" precisa l'assessore del Comune di Genova alle Manutenzioni.

La terza ipotesi chiama in causa Aspi con cui il Comune ha già avuto un primo confronto per farla inserire nel progetto del nuovo casello autostradale di Pegli-Multedo. "Questa ipotesi prevederebbe una vasca di captazione più capiente di quella attualmente in uso da parte di Aspi, dove far conferire tutta l’acqua piovana. Per quanto nessuna delle tre opzioni sia da escludere, abbiamo la necessità di intervenire urgentemente. A questo proposito, avremo a breve un incontro con l’architetto Enrico Tedeschi della struttura commissariale proprio per accelerare al massimo le interlocuzioni necessarie ad arrivare, il prima possibile, alla risoluzione di questo annoso problema" conclude l'assessore Avvenente.