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Il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Beppe Costa: “I libri e la lettura sono fondamentali in ogni loro forma perché permette lo scambio di idea, di conoscenze e di vita"
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GENOVA - Nel periodo natalizio sono uno dei regali più gettonati, un po' perché con loro non si sbaglia mai un po' perché a volte è la scelta più facile. Il portavoce degli editori genovesi Stefano Termanini commenta: "L'editoria ligure gode di buona salute. Gli editori genovesi hanno una grande specializzazione e capacità di entrare nel territorio, affrontano temi strategici per la città".

Non mancano però le difficoltà: "La principale è la difficile relazioni con i lettori, c'è stato un rattrappimento e la riduzione di lettori dovuto a condizioni di mercato ma in generale si registra una riduzione di lettori che volge sempre più verso altri mezzi di comunicazione. Il recupero della centralità del libro e la meta di qualsiasi editore del settore. Soluzioni? Si deve lavorare sui giovani e riportare il libro nelle scuole".

Una delle grandi problematiche riguarda l'attenzione degli utenti. Secondo alcuni studi la capacità di concentrazione degli esseri umani si sta riducendo sempre di più, sino ad avvicinarsi alle capacità mnemoniche di un pesce rosso. Sembra infatti che dopo 8 secondi quest'ultimo azzeri il proprio universo mentale ritrovandosi in un nuovo mondo pur rimanendo all’interno della sua boccia d’acqua. 

Nel 2022 i dati Istat registrano che rispetto all’anno precedente, diminuisce la quota di lettori di libri, pari al 39,3% della popolazione di 6 anni e più (40,8% nel 2021). Tra questi, il 44,4% legge fino a 3 libri l'anno, mentre i "lettori forti" (12 o più libri letti in un anno) sono il 16,3%. La lettura di libri è soprattutto prerogativa dei giovani nella fascia d’età tra gli 11 e 24 anni e delle donne.

Sempre i dati Istat sulla lettura di libri evidenziano anche che tra i 18 e i 24 anni i lettori sono il 77%, poi c'è un calo al 73% tra i 25% e il 34 anni, e al 72% tra i 35 e i 54 anni. Poi c’è il crollo vero e proprio: solo il 37% degli italiani tra i 55 e i 64 anni legge. E solo il 23% di chi ha tra i 65 e il 74 anni.

Il portavoce degli editori genovesi Marco Merli commenta: "L'editoria è trainante per promuovere la cultura, la città e per creare la conoscenza dei territori. In Liguria ad esempio gli editori genovesi sono molto innovativi. Abbiamo ad esempio creato dei poli sensoriali che possono essere adottati nelle scuole per creare e permettere agli studenti di entrare in mondi multimediali".

Il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Beppe Costa: “In questo palazzo vogliamo ospitare tanti eventi per sottolineare quanto è importante l’editoria genovese. Da bambino mi ritraevano spesso con i libri in mano, sono fondamentali, leggere è fondamentale in ogni sua forma  perché permette lo scambio di idea, di conoscenze e di vita".