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Genova è la città più cara d'Italia: per questo il presidente di Assoutenti Furio Truzzi si rivolge a Comune di Genova, alla Camera di Commercio, alla Regione e alla Prefettura e chiede di studiare il caso con il coinvolgimento della grande distribuzione
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GENOVA - A settembre Genova è stata per il settimo mese consecutivo la città più cara d'Italia a causa dell'inflazione più alta di tutto il Paese, pari al 7,3%: per questo il presidente di Assoutenti Furio Truzzi a margine del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti che si è svolto a Genova ha lanciato un appello alle istituzioni del capoluogo ligure ovvero "Comune, alla Camera di Commercio, alla Regione e alla Prefettura per studiare il caso e poi, una volta individuati i nodi su cui intervenire, bisogna farlo subito, anche con le imprese della grande distribuzione" ma prima "bisogna mettersi tutti d'accordo e capire questo fenomeno".

Durante Il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti oltre al caro vita sono emersi altri due temi: il primo è la protezione costituzionale dei cittadini come consumatori, "molto importante - spiega Truzzi - perché un conto è impugnare una legge e combattere un'impresa con le leggi vigenti e un conto è poter sollevare anche l'eccezione di costituzionalità di una norma e la tutela di un bene"; il secondo è la costituzione delle comunità energetiche, che porterebbero nelle case dei cittadini energia pulita a basso costo.

Questi progetti potrebbero diventare realtà grazie alla nuova Carta di Genova, sottoscritta dalle associazioni e dalle Regioni, che porterà novità anche in materia di informazione, formazione e tutela tramite reti qualificate di sportelli territoriali, con osservatori nelle prefetture che monitorino i prezzi sul territorio. "Una novità forte è la formazione: ci agganciamo all'idea delle 150 ore, vecchio retaggio dello Statuto dei lavoratori, per lanciare l'idea di formare i consumatori per i loro diritti in un'epoca anche digitale - spiega Truzzi -, quindi non solo per fare attenzione alle etichette ingannevoli e ai prodotti contraffatti, ma anche per imparare a muoversi nel web riconoscendo le truffe digitali".