
Nel giorno della visita del ministro degli Interni Matteo Piantedosi nel ponente ligure che annuncia la realizzazione di un cpr (centro di permanenza rimpatri) il sindacato Cisl di Imperia ribadisce la contrarietà al progetto. "Abbiamo ribadito al Ministro la nostra richiesta di una prima accoglienza sul territorio, finora portata avanti da associazioni e parrocchie, che dia sollievo alle persone in transito e che aiuti Ventimiglia ad uscire da situazioni poco decorose e che non la rendono attrattiva verso turisti e residenti" commenta Antonietta Pistocco, segretaria provinciale Cisl Imperia.
E ancora: "Il CPR per noi non è una soluzione ottimale: difficile gestire rimpatri di persone di cui non si conosce l’identità e troppo lungo il periodo di permanenza in questi luoghi di “detenzione”. Il Ministro ci ha rassicurati sul fatto che come risposta umanitaria verranno ampliati i Punti di Accoglienza Diffusa a cui potranno accedere le persone giudicate vulnerabili: donne, minori, ragazzi. Per tutte gli altri migranti in difficoltà, ribadiamo, occorrono risposte diverse da un Cpr che tengano anche conto che Ventimiglia è una città che vive di turismo, di commercio, di lavoro frontaliero" conclude Pistocco, segretaria provinciale Cisl Imperia
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