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La tragedia in Emilia Romagna è un dramma che i genovesi e tutti i liguri, chi più chi meno, conoscono bene. Molti si chiedono cosa succederebbe se lo stesso violento maltempo che si è abbattuto sul territorio romagnolo arrivasse sul genovesato
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GENOVA - Genova e la Liguria salutano i mesi storicamente più piovosi dell'anno, aprile e ottobre, in attesa dell'arrivo della stagione più secca, eppure nessuno è tranquillo.

La tragedia in Emilia Romagna è un dramma che i genovesi e tutti i liguri, chi più chi meno, conoscono bene. Molti si chiedono cosa succederebbe se lo stesso violento maltempo che si è abbattuto sul territorio romagnolo arrivasse sul genovesato. Per questo abbiamo fatto il punto con l'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone in occasione della puntata di Inchiesta - 5 territori dedicata alla sicurezza dei fiumi. 

"Genova è infatti al centro del nostro mandato, è un po' cuore del lavoro - spiega Giampedrone -. Tutte le opere di messa in sicurezza, gli oltre 350 milioni investiti che poi mostrano evidentemente ciò che era necessario fare, almeno per mitigare il rischio della città, che come sappiamo è stata costruita nel tempo sul Bisagno e su tutti i suoi affluenti".

"Abbiamo ereditato un cantiere dalla copertura del Fereggiano, che era al secondo lotto. All'inizio lo abbiamo terminato, abbiamo approvato i progetti del terzo lotto, il terzo lotto ha avuto il cantiere che è andato molto bene ed è poi stato completato. Nel frattempo abbiamo finito lo scolmatore del Fereggiano insieme al Comune di Genova. Oggi siamo a due terzi del lavoro".

Il problema del cantiere dello scolmatore Bisagno, invece, è legato ad una interdittiva antimafia e a ingenti extracosti.

Intanto i problemi giudiziari del consorzio ReseArch, vincitore del maxi appalto da 204 milioni di euro raggiunto da un'interdittiva antimafia dalla prefettura di Salerno. Un'indagine della Dia di Salerno e della Procura di Napoli, aveva evidenziato presunti rapporti dei vertici di Research con esponenti della criminalità organizzata campana e siciliana. Si aspetta l'esito del ricorso al Tar ma intanto ma la maggior parte delle maestranze sono ferme (LEGGI QUI).

"Le vicende giudiziarie che stanno via via colpendo il consorzio che legittimamente ha vinto quella gara chiaramente stanno bloccando i lavori. Noi siamo orientati affinché quel cantiere, risolti questi problemi o risolto l'appalto con questo affidamento, venga completato al più presto".

 

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