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Le associazioni di tutela dei cittadini chiedono un congelamento dei pagamenti per via dei gravi disservizi di questi giorni
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Rivieracqua chiede agli andoresi il pagamento delle bollette, come se i disservizi di questi giorni fossero niente, e Assoutenti insieme ad altri comitati insorge. Sono moltissimi infatti i residenti, i proprietari di seconde case e gli esercenti che in questi giorni stanno ricevendo solleciti e richieste di pagamento delle bollette da parte dell’azienda Rivieracqua, nonostante l’acqua erogata in molte parti di Andora non sia potabile, imbevibile, igienicamente non utilizzabile e soprattutto dannosa per la salute.

"Si tratta di una calamità, un’emergenza idrica, che per quanto migliorata dalle recenti piogge, sta colpendo - recita una nota congiunta di Acqua-Cara Bolletta, Assoutenti e Onda Ligure Consumo Ambiente - migliaia di persone, le quali denunciano una situazione al limite dell’incredibile. Rivieracqua sta fornendo alla popolazione acqua salata, con schiuma e altissimi livelli di cloro, come testimoniano le foto e la documentazione che i cittadini hanno fatto pervenire a Sabrina Grassa, portavoce del Comitato Acqua-Cara Bolletta, Furio Truzzi, Presidente di Assoutenti e l’Avvocato Giulio Muzio, Consulente legale del Comitato Onda Ligure Consumo e Ambiente, i quali invitano tutti gli andoresi (e non) a non pagare neanche un euro dell’importo delle bollette inviate dalla società messa in mora già ad Ottobre del corrente anno".

“È una vera e propria aggressione da parte di Rivieracqua - afferma Furio Truzzi - che si ostina a pretendere dai cittadini il pagamento di un servizio di fornitura di un’acqua che, per quanto da Luglio sia riservata ad uso igienico e sanitario, sta provocando non pochi problemi anche di natura dermatologica (dermatiti) alla popolazione, senza contare le calderine rovinate e le difficoltà di tutti i proprietari di seconde case che, pur pagando IMU e TARI, sono stati costretti a rinunciare ad usufruire dei loro immobili in questi giorni”.

"Per questi motivi Assoutenti e i Comitati - conclude la nota - ancora una volta invitano tutta la popolazione coinvolta non solo a non pagare le bollette per un servizio che non è stato fornito e che mette in serio pericolo la salute della comunità, ma anche a far loro pervenire tutte le bollette ricevute da Rivieracqua anche negli anni precedenti, in quanto non è dovuto l'importo per una depurazione mai esistita, per poter quantificare i danni al fine di procedere ad una transazione con Rivieracqua e non escludendo il ricorso a vie legali qualora l’azienda non accolga le richieste di risarcimento. Le bollette dovranno essere inviate al seguente indirizzo di posta elettronica oppure consegnate manualmente presso Optocentro in Via Doria 15 - Andora (SV)".