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La consigliera Viscogliosi presenta una mozione poi approvata all'unanimità: "Oltre all'inquinamento produce un costo di oltre 6 mila euro all'anno
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GENOVA - Il consiglio comunale di Genova punta alla dematerializzazione dei documenti. A Palazzo Tursi è stata approvata all'unanimità la mozione presentata dalla consigliera Arianna Viscogliosi e altri proponenti della lista Vince Genova a favorire la dematerializzazione dove possibile dei documenti cartacei. Ora il Comune di Genova in un'ottica di minori consumi di carta si impegna ad adottare tutte quelle misure ideone a ridurre gli sprechi di carta.

"Il consumo di carta contribuisce ad abbattere gli alberi, produce nella filiera un aumento dei consumi d'acqua oltre al fatto che vengono rilasciati fumi inquinanti nell'atmosfera, produce rifiuti e combustili fossili - spiega Viscogliosi che porta in aula a Tursi alcuni numeri sui consumi di carta delle attività comunali. Dal 5 luglio al 16 settembre le commissioni consiliari hanno usato 640 fogli, durante i consigli comunali più di 4,3 mila fogli mentre per quanto riguarda la documentazione aggiuntiva all'interno del consiglio comunale siamo arrivati a 26,4 mila fogli. All'anno parliamo di 412mila fogli all'anno nelle commissioni consigliari e 158mila per le ulteriori documentazioni per un totale di 6,646 euro all'anno di costi" conclude Viscogliosi.

Tutto il consiglio comunale approva l'idea di trovare soluzioni alternative che permettano di ridurre il consumo di carta. Marta Brusoni, assessore all'Informatica del Comune di Genova spiega: "La Giunta è sicuramente favorevole alla dematerializzazione. Ricordo comunque che viene stampate 40 copie e che gli atti del consiglio vengono poi tutti dematerializzati. Tutti i consiglieri sono comunque dotati di attrezzature idonee come tablet e cellulari. In quest'ottica di risparmio è necessaria una verifica e un potenziamento della connessione di rete nell'aula e forse anche una formazione per i consiglieri che sono ancora poco abituati a utilizzare le attrezzature informatiche. Potremmo poi procedere alla verifica si best solution che sono usate da altre realtà, penso ad esempio al parlamento olandese che utilizza dei maxi schermo. La prima proposta è quella di iniziare a usare meno carta e di mandare gli atti al presidente in forma elettronica senza la necessità di stamparli" conclude Brusoni.

 

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