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In corso i lavori per il palazzetto che manterrà la sua forma storica. Il vicesindaco Piciocchi: "A breve lanceremo il bando per la gestione che resterà comunque in forma pubblica"
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GENOVA - Il Palasport di Genova "è nel cuore della gente però è un qualcosa di malato, era inagibile da tempo e poi dalle analisi che avevamo fatto, e lo dico con tutto il rispetto per la tragedia, aveva la bellezza e la fragilità del ponte Morandi" spiega Massimo Moretti, direttore generale di CDS Holding che si sta occupando dei lavori del nuovo Waterfront di Levante di Genova, compreso la ristrutturazione del palazzetto dello sport. Struttura storica sorta negli anni Sessanta del Novecento si appresta dopo anni di abbandono ad avere una nuova pelle ma nel rispetto della tradizione e della forma che hanno segnato momenti storici di sport e spettacolo per diverse generazioni di genovesi.

Avrà "una capienza e una funzionalità che ci permetterà di avare anche tre campi in contemporanea - spiega nel corso di un Terrazza Incontra su Primocanale il presidente del Coni Liguria Antonio Micillo - Spazio per pallavolo e pallacanestro e ai lati per altri sport come arti marziali o ginnastica. Inoltre nel primo anello ci sarà la possibilità di poter ospitare tornei di tennis tavolo piuttosto che di scherma, danza sportiva e tanti altri sport oltre a conferenze e non solo. E poi nel fine settimana weekend si potranno svolgere grandi eventi e ipoteticamente anche, inserendo una piscina, ospitare le grandi finali che gioca la Pro Recco di Pallanuoto. Possiamo portare dalla serie A agli eventi internazionali".

I lavori sono iniziati con le fasi preparatorie già alla fine del 2020. Nel 2021 l'interno è stato sventrato in buona parte con l'abbattimento delle gradinate ma la forma storica del palazzetto resterà la stessa. L'obiettivo è concludere l'opera entro la primavera del 2023. Mentre il Waterfront di Levante dovrebbe vedere il suo completamento in tutte le sue strutture entro il Salone Nautico del 2024 come annunciato dal sindaco Marco Bucci (Guarda qui).

Il percorso per l'omologazione Coni non è stato facile spiega ancora Moretti per la presenza di alcuni parametri stringenti. "Abbiamo dovuto dimostrare che tutti gli spettatori saranno in grado di vedere per intero il campo da gioco, e poi gli spazi di sicurezza, le vie di fuga, le postazioni per tv, giornalisti e interviste: tutto da inserire in un impianto sorto negli anni Sessanta".

Un gigante fragile, tanto che la Holding che si sta occupando dei lavori ha dovuto portare avanti delle opere di rafforzamento strutturale. "Il Comune ce lo ha venduto a 14 milioni e 250mila euro e investiremo 20 milioni per rifare il Palasport e restituirlo al Comune. Un percorso difficile e stupendo per restituirlo alla città e far sì che lo ponga al centro degli eventi nazionali e internazionali degli sport indoor e non solo" precisa Moretti.

Un’arena di circa 5 mila metri quadrati, polifunzionale e modellabile per cambiare configurazione e ospitare anche eventi come i concerti. Nel piano interrato spazio anche per oltre 600 parcheggi. Attorno all’arena ci sarà spazio per un distretto commerciale tematico con al centro i temi del turismo, dello sport, della produzione locale e della nautica. Nelle aree esterne sorgerà, sempre a carico di CdS Holding Spa, una parte del grande parco urbano che proseguirà negli altri lotti del Waterfront, con nuovi filari di alberi ad alto fusto e un tratto della pista ciclabile che attraverserà tutta l’area.

"Siamo molto contenti - spiega il vicesindaco del Comune di Genova Pietro Piciocchi - perché abbiamo posto come obiettivo la conservazione del palazzetto. Ad un certo punto ci siamo domandati se aveva più senso demolirlo e costruirne uno nuovo ma sapevamo che è nel cuore dei genovesi. Abbiamo capito che era giusto conservarlo e trasformarlo. I lavori ci permetteranno di restituirlo alla sua bellezza e alla sua vocazione sportiva. A breve lanceremo il bando di gara per la gestione dell'impianto ma sarà comunque gestito come un impianto pubblico" precisa Piciocchi.

Una struttura storica dove un po' tutti hanno dei ricordi indelebili. Progettato da Leo Finzi, Lorenzo Martinoia, Remo Pagani e Franco Siron, fu costruito a tempo di record nel 1962 e nello stesso anno venne inaugurato. Le tribune potevano ospitare fino a 10mila persone. Sport ma anche concerti e grandi eventi. Da quegli spalti genovesi e appassionati poterono ammirare le performance di veri e propri mostri sacri della musica mondiale come The Beatles, i The Rolling Stones, i Kiss, Frank Sinatra ma anche i Clash, Peter Gabriel, Luciano Pavarotti, Frank Zappa, Santana, i Pooh, Vasco Rossi e molti altri.

Grande sport protagonista: nel 1983 il Palazzetto di Genova ha ospitato l'unica edizione indoor del Superbowl italiano. Qui sono stati ospitati i Campionati europei di atletica leggera indoor del 1992, le finali della World League di pallavolo 1992, diverse gare di motocross e, negli anni settanta, le partite casalinghe della società di pallacanestro genovese Athletic Genova. All'interno protagonisti anche i motori con il Rally della Lanterna con il campione di Formula 1 Kimi Raikkonen protagonista di quell'edizione. Nel settembre 2001 la Supercoppa di basket, primo evento con atleti statunitensi all'estero dopo l'attentato delle Torri Gemelle. Dal 1970 al 2008 ha ospitato ventidue edizioni dei campionati italiani indoor di atletica leggera. E poi Euroflora, la grande kermesse floreale che dal 1966 fino al 2011 si è ripetuta all'interno della struttura con cadenza quinquennale.

Ora fuori dal cancelli campeggia il cartello "lavori in corso". Tra un anno però la struttura dovrebbe essere pronta e riprendere vita a 360 gradi all'interno di quello che è il più ampio progetto di riqualificazione della zona disegnata dall'architetto genovese Renzo Piano.

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