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Le parole commosse: "Ciao Fabrizietto, amico di tutti coloro che indossano la divisa"
1 minuto e 52 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Funerali di Fabrizio FavataI funerali di Fabrizio Favata, l'infermiere stroncato da un malore

Un addio commosso e silenzioso ha dato l'ultimo saluto a Fabrizio Favata, l'infermiere dell'ospedale policlinico San Martino di Genova stroncato a 54 anni da un infarto lo scorso 2 luglio, mentre si trovava con la sua famiglia su una scogliera di Pontetto.

Chi era Fabrizio Favata

Favata lavorava al pronto soccorso, ed era un sostegno, fidato e certo, di poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti della polizia locale che, per servizio, giungevano in via Mosso con un’urgenza, per sé o per gli altri. Al suo funerale, che si è tenuto stamani nella chiesa interna all’ospedale, alle decine di colleghi si sono uniti moltissimi rappresentanti delle forze dell’ordine. Al termine delle accorate parole di Piastra, un lungo applauso ha riempito le navate. "Ciao Fabrizietto, amico di tutti coloro che indossano la divisa". Così Stefano Piastra, assistente capo coordinatore della Polizia di Stato, ha salutato dal pulpito, Fabrizio Favata.

Il saluto commosso

La cerimonia è stata officiata da cappellano, padre Emanuele, che ha avuto parole di conforto per i famigliari e i moltissimi amici e colleghi che hanno gremito la chiesa. In un clima di grande commozione, il poliziotto, in servizio da molti anni al posto fisso di polizia interno al nosocomio, ha parlato "in nome di tutti i colleghi che sono stati aiutati da Fabrizio" ha detto. "Penso di dovergli un tributo, per me e per tutti quelli che indossano ed hanno indossato una divisa – ha proseguito Stefano Piastra -. Poliziotti, carabinieri, finanzieri, polizia locale: non faceva distinzioni. C'è una frase che tante volte viene abusata, buttata lì per caso, ma nel caso di Fabrizio è vera: lui era uno di noi. Una parte di noi, una parte delle forze dell'ordine". E ancora: "Lui si distingueva dagli altri colleghi anche per il disinteresse: non ci ha mai chiesto niente in cambio della sua grande disponibilità e generosità" ha concluso. Al termine della cerimonia il feretro, ricoperto da girasoli e rose, è stato trasportato dal personale di Asef del Comune di Genova, a cui sono state affidate le esequie, al cimitero di Staglieno, per la cremazione. Le ceneri saranno tumulate nel cimitero di Pieve Ligure.

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