
È forse l'ultimo appello per i 26 lavoratori del Moody, lo storico locale di Piccapietra a Genova, vengano fatti trasferire fuori Liguria. A Palazzo Tursi nuovo incontro tra l'assessore al Lavoro Mario Mascia e l'amministratore giudiziario Marco Bobba. Dalle 14,30 presidio dei lavoratori davanti al Comune. L'obiettivo dell’incontro è trovare una soluzione utile a garantire la continuità occupazione dei lavoratori del locale chiuso dopo l'incendio dello scorso settembre. I lavoratori hanno tutti rifiutato il trasferimento a Ferrara, Padova e Arzachena in Sardegna.
L'incontro ha il fine di provare a sbloccare la trattativa con l'imprenditore del levante genovese, Valter Pinna, intenzionato a subentrare nella gestione dell'attività con un accordo messo nero su bianco come spiega lo stesso Comune di Genova.
I lavoratori: “Ridateci il lavoro”
Davanti a Tursi i lavoratori con striscioni e cartelli per chiedere di agevolare l’apertura della nuova attività. “Ridateci il lavoro” e ancora “Salvare il Moody per salvare l’occupazione”, “Vogliamo il nostro lavoro”.
I problemi
La società che gestiva il locale, la Romeo e Giulietta, però ha confermato l'intenzione di recedere dal contratto di locazione, fatto che complica la risoluzione della vertenza visto che rende complicato l'ingresso del potenziale imprenditore. Attorno alla questione ci sono diversi tasselli da risolvere. Uno dei principali è quello che riguarda il futuro del locale che potrebbe rientrare nei beni da sequestrare all'imprenditore Gregorio Fogliani coinvolto nel crack dei buoni pasto della Qui Group!. Fatto che rappresenta un ulteriore complicazione nella vertenza. Gli immobili infatti sono di proprietà della Azzurra che faceva a Fogliani.
I sindacati: "Serve un tavolo per salvaguardare i lavoratori"
I sindacati hanno manifestato preoccupazione vista la situazione che si sta sviluppando con la richiesta alle istituzioni di "coordinare un tavolo per la gestione della vertenza, con lo stesso o con altri soggetti per individuare una soluzione volta al rilancio del Moody e a garantire il futuro occupazionale". Negli scorsi giorni infatti era arrivata la decisione dell'amministrazione giudiziaria di non autorizzare il rimborso da parte delle assicurazioni dei lavori di ripristino del locale incendiato a settembre.
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IL COMMENTO
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