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MILANO – Paolo Emilio Signorini potrebbe essere sostituito nel ruolo di amministratore delegato di Iren nella prossima assemblea di giugno, qualora “la situazione dovesse restare la stessa”, attraverso la “cooptazione di un'altra persona o la riassegnazione delle deleghe, post che presidente e vicepresidente resteranno al loro posto fino all'approvazione del bilancio 2025”: lo ha reso noto il presidente della società Luca Del Fabbro che ha parlato in conference call con gli analisti.

"Questa situazione non è nuova, abbiamo già trovato per due mesi questa fase interinale nell'estate del 2023", quando l'allora amministratore delegato di Iren si dimise per assumere un diverso incarico "e le cose sono andate abbastanza bene. Incrociando le dita lo andranno anche questa volta", ha detto Del Fabbro. "Oggi esiste una leadership operativa nelle mani del presidente come è successo nell'estate del 2023, ricordo che il presidente - ha detto Del Fabbro parlando di sé in terza persona - ha esperienza operativa pregressa e non è nuovo in questo mestiere". Dopo la sospensione di Signorini, il cda ha assegnato "le deleghe per tutta la parte operation e legale a me e per la parte acquisti e sistemi operativi al vicepresidente".

Iren presenterà il 24 di giugno l'aggiornamento del piano industriale anche se non dovesse aver trovato un successore dell'amministratore delegato sospeso, Paolo Emilio Signorini, perché l'azienda "non può permettersi start e stop", ha proseguito Del Fabbro. L'aggiornamento del piano prevedrà "la sostanziale conferma dei pilastri strategici, l'inclusione di Egea, l'aggiornamento dello scenario energetico e dei parametri regolatori" e dettaglierà "importanti investimenti sia nelle regioni storiche di presenza del gruppo che in altre aree d'Italia". Non sarebbe meglio aspettare di avere il nuovo ad, ha chiesto un analista. "La risposta è no - ha detto Del Fabbro - perché l'azienda non può permettersi start e stop. Su mia responsabilità andiamo avanti tenendo presente che oggi l'azienda non ha un unico amministratore delegato: anche quando c'era l'ad precedente le deleghe erano ripartire in modo abbastanza uniforme". "Se dovessimo aspettare il nuovo ad - ha proseguito - potremmo dover aspettare anche diversi mesi e non vogliamo avere un impatto negativo. La nostra è un'azienda molto resiliente alla perdita degli amministratori delegati e sta andando avanti come se non fosse successo nulla, anche se poi così non è per ovvi motivi" ma "il business sta andando avanti come se non fosse successo nulla". Quanto alla futura governance "l'assemblea dei soci a giugno potrebbe nominare un nuovo ad ma oggi esiste una leadership operativa nelle mani del presidente come è successo nell'estate del 2023 (dopo le dimissioni dell'allora ad, ndr). Ricordo che il presidente ha esperienza operativa pregressa avendo gestito anche aziende più grandi di Iren e non è nuovo in questo mestiere".