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Iniziano a vedersi gli effetti della pandemia sui servizi essenziali
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GENOVA - Il Covid, ma anche le quarantene ancora molto lunghe, mietono le prime "vittime" sul trasporto pubblico: oggi la Liguria si è svegliata con sei treni in meno. Si tratta 12016 Genova Brignole - Busalla delle 6.22, il 12021 Busalla - Genova Brignole delle 7.18, il 12054 Genova Brignole - Busalla delle 15.48, il 12235 Sestri Levante - La Spezia delle 16.41, il 12059 Busalla - Genova Brignole delle 16.50 e il 12338 La Spezia - Sestri Levante delle 18.15. Trenitalia spiega che al centro delle cancellazioni (peraltro i servizi, sulla carta, sono sostituiti da bus), c'è la carenza di macchinisti e capitreno, malati di Covid o in quarantena. Esempio lampante di quanto sostenuto l'altro giorno dall'infettivologo Matteo Bassetti, che parla di rischio blocco dell'Italia e dei servizi essenziali se non si cambieranno le regole sulle quarantene dei vaccinati per quanto riguarda i contatti con i positivi. In altre regioni peraltro è andata anche peggio. E le cancellazioni potrebbero durare comunque fino al 30 dicembre (info al numero verde di Trenitalia 800892021). 

 

DALL'1 GENNAIO TRENI REGIONALI PIU' CARI

Intanto, sempre sul fronte dei treni, dal 1 gennaio vengano applicati aumenti del 5% sugli abbonamenti e dell’8% sulle linee regionali. Un incremento previsto in concomitanza con gli investimenti decisi attraverso il contratto di servizio. Lo annuncia la Regione che però precisa: “Come previsto, fino ad oggi in Liguria non c’è stato nessun aumento dei biglietti dei treni regionali. L’incremento delle tariffe, sulla base del contratto di servizio, doveva scattare nel 2019 ed essere pari al 2% e a inizio 2021 per il 7%, come giunta invece abbiamo invece deciso di bloccarli, tenendo conto della crisi economica innescata dalla pandemia. Adesso con il 1 gennaio si ripartirà con un aumento del 6,5% medio, cioè il 5% sugli abbonamenti e l’8% sulle corse semplici" spiega l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino.

 

“Un incremento previsto in concomitanza con gli investimenti decisi attraverso il contratto di servizio. Ad oggi sono infatti arrivati in Liguria, secondo il programma, 31 nuovi convogli (11 Rock, 15 Pop e 5 Jazz) che vanno a sostituire quelli vecchi. L’arrivo di nuovi mezzi proseguirà anche nel 2022 con 8 nuovi convogli e porterà a una sostituzione di materiale rotabile molto consistente in grado di ridurre, alla fine del 2023, l’età media del parco rotabile circolante in Liguria a circa 4,8 anni, a fronte di un’età di 27 anni, a inizio 2018”. “Bisogna inoltre sottolineare – conclude Berrino - che, per quanto riguarda gli aumenti, sono stati molto inferiori rispetto a quanto previsto e ai sette anni precedenti, con un minore incremento di oltre il 50% sui biglietti e di oltre il 70% sugli abbonamenti”.