LIGURIA - Angelo Ferrari, commissario alla peste suina per Liguria e Piemonte, è intervenuto a Viaggio in Liguria. Alla trasmissione del mercoledì sera di Primocanale, chi ha gestito questi mesi di emergenza, non ha smentito un pensiero concreto alle dimissioni.
Al netto di abbattimenti non ancora nel numero immaginato, chilometraggio di rete metallica accanto alle autostrade e statali stoppato per scarsità di risorse governative e ira dei cacciatori per necessità di mettere mano al proprio portafoglio a fine battuta, in virtù dei controlli richiesti ai singoli capi, il commissario ha sottolineato il proprio impegno: “Tutto quello che si poteva è stato fatto”.

L’impressione, però, fa riferimento a guida - appunto quella di Ferrari - senza benzina adeguata. Sul punto specifico, il diretto interessato chiosa: “Aspetto la legge finanziaria e le adeguate risorse anche per le aziende coinvolte dai danni nonostante, su questo punto, la Liguria abbia già a disposizione 3 milioni di euro (disposti ma non ancora in cassa, fa sapere l'assessorato del vice presidente Piana. Al momento sono stati stanziati, complessivamente, 20 milioni di euro che devono far fronte a un'epidemia che può decidere 2 punti di pil". Serve altro, fa capire Ferrari: "Tuttavia, se i soldi non arriveranno sarà automatico trarre le conseguenze”. A far intendere come inevitabile il passo indietro per una carica svolta, fino a oggi, a titolo gratuito.
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