Cronaca

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Sono pentito, non immaginavo che il mio gesto potesse provocare queste conseguenze. Così si è scusato oggi, davanti al pm anconetano del tribunale dei minori il sedicenne accusato di aver esploso un razzo nello stadio 'Del Duca' di Ascoli Piceno al termine della partita Ascoli-Sampdoria del 16 ottobre, ferendo al volto la tifosa della Samp Ambretta Piergiovanni, 57 anni, di Fano. L'interrogatorio del minorenne, accompagnato da entrambi i genitori e assistito dall'avv. Francesco Voltattorni, è durato circa un'ora. Il giovane ha ribadito la propria versione dei fatti: cioé di aver trovato il razzo segnalatore nautico, che pensava fosse un semplice fumogeno, la sera di Ferragosto lungo la spiaggia di San Benedetto del Tronto, mentre insieme ad alcuni amici stava aspettando l'alba. E di averlo poi portato al 'Del Duca' due domeniche fa, per festeggiare la vittoria della squadra di casa. Apparentemente tranquillo -vestito in jeans, maglia e felpa bianche e rosse- il minorenne ha risposto alle domande del pubblico ministero dicendosi sinceramente pentito per l'accaduto. Domani alle 12.30, davanti al gip dei minori Giovanni Maria Manzoni, si svolgerà l'udienza di convalida della misura cautelare disposta sabato scorso nei suoi confronti, cioé la permanenza domiciliare ma con la possibilità di andare a scuola. Sempre domani mattina, il pm Venarucci sentirà anche il padre del minorenne, un ingegnere ascolano, consigliere comunale di An. Le circostanze sulle quali il magistrato intende ascoltarlo non sono note, ma probabilmente il faccia a faccia, oltre a far luce sulla situazione generale del ragazzo in famiglia, servirà a chiarire la vicenda del kit nautico di razzi da segnalazione rinvenuti e sequestrati venerdì scorso dai carabinieri nel garage dell'abitazione del professionista. (Ansa)