Cronaca
PREZIOSI, INTERROGATORIO LAMPO
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Interrogatorio flash stamattina a Brescia per Enrico Preziosi, con momenti di tensione all'esterno di Palazzo di Giustizia. L'udienza è durata solo otto minuti. Preziosi, sotto accusa nell'inchiesta comasca per la bancarotta del Como Calcio, è agli arresti domiciliari da martedì, nella sua villa di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia. Proprio per questo l'interrogatorio si è tenuto per rogatoria a Brescia davanti al gip Elisabetta Pirazzi. Secondo quanto si è appreso, il patron del Genoa non ha detto nulla di nuovo, rimandando a quanto già dichiarato nei precedenti interrogatori davanti agli inquirenti di Como. All'esterno del tribunale di Brescia, mentre il presidente entrava per l'interrogatorio dopo essere sceso dalla sua auto, c'è stato un acceso confronto con un fotografo, il quale ha detto di essere stato allontanato in maniera molto brusca, con una violenta manata. A Genova, intanto, secondo quanto scrive oggi Il Secolo XIX la Guardia di Finanza ha sequestrato la documentazione della Federcalcio contenente le due sentenze di quest'estate sul caso Genoa: quella di primo grado e quella della Caf. Il provvedimento è scattato dopo che il patron rossoblu Enrico Preziosi aveva presentato un esposto affinchè fosse verificato se quegli atti contengono dei falsi. Un'ipotesi avvalorata dal pasticcio delle date dei comunicati contenenti le sentenze.
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