In un anno, a Genova, sono stati aperti a carico di ignoti più di 1500 fascicoli in seguito a denunce per clonazione di bancomat, carte di credito e per prelevamenti e acquisti indebiti. Si tratta di reati commessi anche nelle altre province liguri nel caso in cui ricorra il reato di frode informatica del quale è competente per materia la Procura di Genova. Il procuratore distrettuale antimafia Vincenzo Scolastico riferisce che si tratta di un fenomeno in costante espansione. "Per contrastare più efficacemente il fenomeno delle clonazioni di bancomat e carte di credito e, comunque, degli indebiti prelievi dai conti correnti dei titolari stiamo valutando la possibilità di contestare il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di accesso abusivo a sistemi informatici, di frode informatica e di utilizzazione di carte di credito contraffatte a carico delle bande che si dedicano a tale tipologia di reati". "Infatti - spiega il procuratore Scolastico - la condotta criminosa posta in essere richiede capacità professionale e competenze tecnologiche e informatiche di elevato livello e comporta, nella generalità dei casi, l'esistenza di un'organizzazione criminale dedita a questo tipo di reati".
Cronaca
Bancomat clonati, aperti oltre 1.500 fascicoli in un anno
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