Marco Ferrera, l'uomo di 35 anni che nell'aprile 2010 ha ucciso Giorgio Gianelli, di 65 anni, convivente della madre, Ermida Ori, di 59, è stato assolto per vizio totale di mente al momento del fatto dal gip Roberta Bossi. Escluse le aggravanti dei futili motivi, l'uomo è stato ritenuto socialmente pericoloso per cui è stata applicata la misura di sicurezza in ospedale psichiatrico per 10 anni. L'uomo che è detenuto nell'opg di Montelupo Fiorentino, era anche imputato di lesioni per aver picchiato selvaggiamente la madre nella loro casa di Torriglia, nell'entroterra genovese. Difeso dagli avvocati Cinzia Risso e Franco Rossetti, Ferrera è stato processato con rito abbreviato. Il 12 luglio scorso il pm Walter Cotugno aveva chiesto l'assoluzione dall'accusa di omicidio volontario ritenendo Ferrera non imputabile. Secondo il consulente del gip, Maurizio Balestrino, l'uomo, al momento del fatto, soffriva di un disturbo bipolare della personalità che lo ha reso incapace di intendere e di volere. Ferrera aveva colpito con un coltello per una decina di volte Gianelli, uccidendolo, e aveva picchiato la madre procurandole gravi ferite. Era poi stato bloccato in un bar del paese.
Cronaca
Uccise convivente madre, assolto per incapacita' di intendere
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