Hanno trascorso la notte occupando l’ospedale Sant’Antonio di Recco per impedirne la chiusura. Una quarantina di cittadini della località del golfo Paradiso prosegue dunque la protesta contro la decisione della Regione. Oggi é prevista la visita di politici e sindaci del territorio. E, come già avvenuto oggi, il pasto sarà loro garantito dai ristoratori recchesi, che dimostrano così il loro sostegno alla causa. "L'assessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo dice che ci denuncerà, ma noi andremo avanti a oltranza": annuncia il Comitato di cittadini che si oppone alla chiusura dell'ospedale. "Anche il sindaco, Dario Capurro, ha dormito qui con noi fuori dalla struttura. Ci hanno vietato di dormire nei reparti e noi siamo stati sotto le stelle", spiega Paola Cassinelli, tra le promotrici della protesta. "Ieri sera il sindaco ci ha portato la delibera, ma è scritta in burocratese, non si capisce cosa significa, che ce la traducano", aggiunge la 'pasionaria' del S.Antonio. Tra le fila delle decine di persone che ieri sera erano arrivate all'ospedale e che stamani proseguono nella protesta anche don Pier Carlo Casazza, che spiega: "Sono una guida spirituale e penso che sia giusto essere in mezzo a questa gente. Sono invalido al 100% e capisco i motivi di queste persone. Ho anche confessato dei fedeli che me lo hanno chiesto e, se possibile, oggi faremo una Messa".
Cronaca
Continua la protesta dei cittadini contro la chiusura del S.Antonio
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