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Scatenato Enrico Preziosi in conferenza stampa a Pegli; nel suo mirino finiscono giornalisti e tifosi, rei di aver criticato aspramente l'operato della società rossoblù nelle ultime due sessioni di calciomercato: "Qui a Genova bisogna chiarire le idee a qualcuno: i giornalisti lavorano in modo schifoso criticando oggi il mio operato quando a giugno mi esaltavano, e lo stesso discorso vale per i tifosi. La squadra ha mostrato delle pecche ma a luglio, quando io predicavo cautela, nessuno se n'era accorto - ha tuonato il patron rossoblù -. Questa non è una società allo sbando, sia chiaro. Il Genoa segue un progetto, spendendo anche più del previsto. Ho fatto degli errori ed ora sto rimediando, perchè sono in grado di farlo: è arrivato Floro Flores, che tra prestito e ingaggio mi costa 3 milioni, e dopodomani arriverà Konko per altri 6 milioni. Criscito fino a giugno non si muove. Per ricostruire servono soldi e coraggio. La mia famiglia ha speso tanto e sono allibito per certe situazioni e allarmismi. Mio figlio è addolorato e a giugno lascerà il calcio, se arrivano insulti lascio il Genoa. Certi tifosi non li voglio più vedere allo stadio, rimborserei gli abbonamenti di tutti. Serve più rispetto, ma il progetto va avanti". Preziosi mostra fiducia per il prosieguo della stagione: "Ballardini? Sta facendo un buon lavoro nonostante le difficoltà. Lotteremo ancora per un traguardo importante, non per la salvezza - conclude il numero uno rossoblù -. Tra 15 giorni vedremo un Genoa diverso". Al termine della conferenza stampa, il presidente del Genoa si è intrattenuto con alcuni tifosi presenti al "Signorini" per seguire l'allenamento della squadra.