"Se il ministero dell'Interno non garantirà che sia sicuro al 100% aprire il container radioattivo con all'interno Cobalto 60 sequestrato nel porto di Genova con un robot speciale mai usato prima al mondo, il carico venga rispedito al mittente negli Emirati Arabi". Così sono intervenuti questa mattina la Filt Cgil ed il Comitato del quartiere Per Prà, per difendere la salute dei portuali e dei cittadini dai rischi di contaminazione. "Saranno sicuri dal rischio di contaminazione radioattiva i lavoratori portuali e i cittadini?", è la domanda della Filt Cgil e del Comitato Per Prà. Resta alta la paura degli abitanti nei quartieri genovesi adiacenti al Vte e dei suoi lavoratori. Il sindacato ed il comitato cittadino hanno per questo motivo chiesto alle istituzioni, Autorità Portuale e Comune di Genova in primis, di aprire un tavolo di confronto per garantire la sicurezza tra aree portuali e città. Intanto sono già 400 i lavoratori del Porto di Genova che hanno fatto le analisi del sangue per verificare se sono stati contaminati dal carico radioattivo del container e 4 di loro sono monitorati da un'equipe sanitaria. A nessuno finora è stata riscontrata una contaminazione ma l'attenzione resta alta.
Cronaca
Container radioattivo, sindacati chiedono sicurezza
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