Politica

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Oggi è veramente una buona giornata! Il CIPE ha finalmente approvato la delibera che autorizza il finanziamento del primo lotto funzionale del Terzo Valico dei Giovi per 719,5 milioni di euro. Un opera da 6,2 miliardi di euro, che dopo tanti rinvii, discussioni e polemiche, che hanno anche assunto aspetti grotteschi e che la Liguria e tutto il Nord Ovest del Paese attendono da troppo tempo, può finalmente partire. Ora ci affidiamo (crisi di Governo a parte) alla serietà del Ministro Tremonti firmi il Decreto di trasferimento “per cassa” dei fondi stanziati per l’apertura dei cantieri. Oggi, dicevo, è un buon giorno, e allora mi piace ricordare quanti, politici e non, presidenti di Regione, Assessori, Dirigenti e Funzionari regionali, Sindaci di Genova, che si sono succeduti nel tempo, e delle città piemontesi interessate, Presidenti di Provincia di Genova e Alessandria che in questi ultimi nove anni si sono adoperati con impegno (ma a volte anche con giustificato scetticismo) affinché si potesse giungere a questo risultato. Consentitimi, comunque per doverosa onestà intellettuale, di dare a Cesare quel che è di Cesare: in questo momento è giusto (e non vuole essere certo una sviolinata, non ci serve) ricordare l’azione dell’ex Ministro Claudio Scajola che nel marzo e nel giugno del 2009, in piena crisi economica mondiale, ebbe il coraggio e secondo taluni anche “l’ardire” di trasferire  il residuo dei fondi FAS da lui amministrati, con due distinte delibere del CIPE, per opere infrastrutturali strategiche per il Paese. Una visone coerente con l’azione anticiclica del Governo che doveva contrastare appunto la crisi economica. In questo importante giorno è doveroso sottolineare che, in questa delibera storica,  non c’è solo il Terzo Valico dei Giovi. C’è anche un’altra importante decisione ovvero quella di finanziare per 294,24 milioni di euro la galleria di valico della linea ferroviaria Pontremolese che, anche se oggi interessa in modo particolare le regioni Toscana ed Emilia Romagna (la tratta ligure e terminata da tempo) è strategica per lo sviluppo porto di Spezia. Altre sfide comunque attendono la Liguria.  L’euforia non deve farci dimenticare che altre opere, altrettanto strategiche, attendono da troppo tempo una decisione. Mi riferisco al raddoppio dell’ultimo lotto della Genova-Ventimiglia da Andora a Finale, per un costo complessivo, ad oggi, di 1540 milioni di euro (il penultimo da San Lorenzo al Mare ad Andora è in fase di costruzione avanzata) che per il quale oggi il CIPE ha confermato la dotazione di 43 milioni di euro per la realizzazione del progetto definitivo. Somma che per la verità le Ferrovie hanno in cassa da tempo. Allora è giusto fare un appello al senso di responsabilità degli uomini di “buona volontà” di  tutte le forze politiche, economiche, della rappresentanza e sociali affinché, messi da parte gli interessi di “bottega” e gli interessi di corto respiro operino insieme per giungere alla realizzazione di questo importante intervento che consentirebbe alla Liguria di essere una valida alternativa sul Corridoio europeo 5 e alla Torino-Lione. Appello agli “uomini di buona volontà” di maggioranza e di opposizione a Roma in Parlamento come a Genova e in Regione Liguria, che ci sentiamo in dovere di estendere anche per la realizzazione della “Gronda Autostradale di Ponente”.  Opera ecologicamente rilevante che alla Liguria e a Genova serve come il pane e che per la quale i nostri amministratori cittadini e ci riferiamo in particolare al Sindaco di Genova che, (pur  non condividendone personalmente alcuni orientamenti politico/culturali,) hanno coraggiosamente assunto in questi anni, con senso di temeraria responsabilità  decisioni, anche impopolari, nell’interesse comune. Dimostriamo per una volta, al di la dei propri convincimenti politici e degli interessi di parte, che insieme, per obiettivi strategici, si può fare il bene della nostra città e della nostra regione. Fatto questo ognuno ovviamente rimanga poi della propria convinzione politica.

*esperto di Infrastrutture e Trasporti