"Ho visto scolaresche, famiglie che andavano allo stadio, gente che diceva il giorno prima porto i bambini perché è una partita tranquilla. E avere assistito a tutto questo non ha fatto bene a nessuno. Non consentire neppure quella mezz'ora di panico che c'é stata sarebbe stato meglio. Certo, col senno di poi, la partita non andava neppure iniziata". A dirlo è il sindaco di Genova Marta Vincenzi che, commentando gli scontri avvenuti ieri allo stadio Luigi Ferraris durante e dopo la partita Italia - Serbia, ha poi aggiunto: "Ho chiamato il questore che mi ha detto: 'stiamo controllando, sono molto pericolosi, si sta usando la mano morbida per evitare che succeda il peggio'. E' questa la linea adottata e visto quello che è successo, è una linea credibile". Un'accusa poi è stata rivolta dal sindaco anche alla tessera del tifoso del ministro Maroni "che porta ad avere centinaia di poliziotti in stato di antisommossa in partite abbastanza tranquille e poi si consente questo".
Cronaca
Scontri, Vincenzi: "Amareggiata per famiglie"
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