Cronaca

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Ha ucciso in casa il figlioletto di 3 anni, Andrea, strangolandolo; poi lo ha caricato in auto e si è diretta verso i boschi sulle alture di Savona, dove ha tentato di togliersi la vita lasciando scivolare la vettura in un dirupo. Ma è rimasta solo ferita. Nel frattempo era accorso sul posto il marito della donna, che si è trovato davanti il corpicino, ormai rigido, del figlioletto, deposto sul ciglio della strada. Elisabetta Bertolotto, 36 anni, impiegata savonese, aveva partorito, venti giorni fa, il secondogenito. Sembra che all'origine del motivo dell'omicidio ci sia il fatto che il figlio, Andrea, di 3 anni avesse difficoltà ad esprimersi. Questa è solo una delle possibili motivazioni dell' infanticidio e non, come si era ipotizzato in un primo momento, la depressione post partum. Il pm Danilo Ceccarelli ha convalidato il fermo con l'accusa di infanticidio aggravato. La donna è piantonata nell'ospedale San Paolo. E' stata confermata dalla Polizia la dinamica del delitto: la donna ha strangolato e soffocato il figlio, quindi ha girovagato in auto sulle alture di Savona, sino a quando non ha raggiunto San Bartolomeo del Bosco. Probabilmente dopo essersi resa conto di quello che aveva fatto, ha tentato di togliersi la vita lasciandosi cadere in dirupo al volante della sua vettura. Il marito Mauro Quagliati, invece, dopo un interrogatorio durato diverse ore in questura, è tornato a casa. Domani la Procura affiderà l'incarico per l'autopsia sul piccolo Andrea e anche dall'esame autoptico si potranno chiarire ulteriori aspetti legati alla vicenda.