Ha un restroscena incerto l'aggressione a Davide Marzi, il 35enne genovese colpito con un pugno davanti alla sua merceria in via Nazionale, a Sestri Levante, il 18 settembre scorso. Infatti, dalle prime indiscrezioni sull'interrogatorio, è emerso che l'uomo, già conosciuto alle forze dell'ordine, avrebbe "perso la testa e sferrato un pugno" al merciaio, accasciatosi poi a terra perdendo i sensi, in seguito a una discussione di un presunto debito non estinto dalla madre del pregiudicato. Una tesi che sembra non stare in piedi perché, a quanto pare, nessuno sarebbe a conoscenza di questo particolare. Intanto, l'uomo - denunciato per lesioni personali dai carabinieri del posto - ha dichiarato più volte di non voler far del male a Marzi, tanto è vero che quando l'aveva visto a terra avrebbe "controllato i battiti per vedere se fosse ancora vivo". Marzi era stato ricoverato all'ospedale San Martino di Genova, da cui è stato dimesso giovedì scorso.
Cronaca
Aggressione a Sestri, un debito la causa
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