I risultati della perizia sul dna eseguita da Sarah Gino, specialista dell'istitito di Medicina legale di Torino, su disposizione dalla Corte d'Assise di Savona hanno rivelato che non è il corpo del faccendiere valbormidese Alberto Genta, conosciuto come lo 'Spagnolo', quello sepolto nel cimitero di Altare. La notizia è stata anticipata oggi dalla Stampa. La perizia è stata richiesta nell'ambito del processo a carico di Giancarlo D'Angelo, l'ex imprenditore di Cairo Montenotte accusato di aver ucciso e occultato il corpo del faccendiere scomparso da Altare tra il 7 e l'8 maggio del 2003. Resta dunque il mistero sulla vicenda perché oltre alla mancanza del cadavere del faccendiere, l'interrogativo che continua a rimanere senza una risposta è a chi appartiene quel cadavere che da sette anni è sepolto come 'ignoto' al cimitero di Altare. La perizia era stata eseguita il 10 maggio scorso nel camposanto altarese quando il medico legale riesumò i resti e prelevò alcuni campioni (frammenti ossei e di tessuti) che sono appunto serviti per la comparazione con il dna estratto da capelli e tracce di saliva rilevati a suo tempo nell' appartamento di via Bordone dove abitava lo 'Spagnolo'.
Cronaca
Clamoroso al processo D'Angelo, il corpo non è del faccendiere Genta
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