Cronaca

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Due ore di astensione dal lavoro lunedì alla ripresa dei turni collettivi alla Fincantieri ed in tutti i cantieri navali italiani. E' quanto potrebbe decidere la Fiom Cigil come forma di protesta per la tragedia di irti pomeriggio a Genova. Bruno Manganaro, segretario della Fiom Cgil e Giulio Troccoli, delegato Rsu, si sono recati subito sul luogo dell'ennesimo incidente sul lavoro per capire cosa realmente sia successo. Anche perché, hanno spiegato, secondo gli accordi sindacali sulla Fleet Tanker non si sarebbe dovuto lavorare. "Avevamo preso accordi vista la chiusura del cantiere solo per lavori straordinari sulla nave Oceania - attacca duramente Manganaro - e non sulla imbarcazione indiana. Ancora una volta assistiamo alla totale immunità di Fincantieri sull'utilizzo delle ditte di appalto in tutti i cantieri". Una situazione condivisa anche da Troccoli che ha attaccato duramente la gestione dell'azienda. "Ci sembra assurdo - ha spiegato - che un uomo di 69 anni si trovasse a lavorare in un cantiere pericoloso come questo. D'altronde avevamo fatto anche un documento-denuncia in cui lamentavamo assenze di sicurezza sul lavoro, ma non siamo stati presi neppure in considerazione dall'azienda". Da parte sua la Fincantieri ha diffuso in serata una nota nella quale si esprime "il più sentito cordoglio per il lavoratore che oggi ha perso la vita nello stabilimento di Sestri Ponente, dove sono in corso tutti gli accertamenti del caso. L'azienda sarà vicina con ogni mezzo e in ogni forma alla famiglia del lavoratore deceduto, provvedendo a tutta l'assistenza necessaria". Sulla vicenda è intervenuto anche il vice segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici, Laura De Rosa, esprimendo "cordoglio nei confronti della famiglia del lavoratore" e aggiungendo come "a 68 anni non dovrebbe essere consentito lo svolgimento di simili attività". Per la sindacalisti "servono in generale controlli più capillari e stringenti, così come pene molto più severe".