Politica

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“Radio Regione” parla di un acceso scontro, nel corso dell’ultima riunione di giunta, tra l’assessore al bilancio, Pippo Rossetti, e il vicepresidente Marylin Fusco, che in quel momento stava presiedendo la seduta. Tanto acceso che alla fine sarebbe dovuto intervenire da Roma, al telefono, il presidente Burlando, sollecitato a calmare gli animi. A distanza di giorni, i protagonisti ridimensionano, ma il motivo della discussione non era certo ininfluente trattandosi del reparto maternità dell’ospedale San Carlo di Genova Voltri. Sul tavolo di giunta c’era infatti il nuovo piano sanitario. E Rossetti ha colto l’occasione per dire la sua: “Il punto nascita di Voltri va chiuso da subito, in attesa di definire l’accordo con l’Evangelico”, che come si sa dovrà trasferirsi nel ponente. La stessa posizione del direttore generale della Asl3, Renata Canini, che aveva previsto la chiusura della maternità dal 5 agosto, per iniziare a risparmiare soldi visto che oggi quella struttura non arriva a 300 parti l’anno, quando ne dovrebbe fare almeno 500. “Non esiste al mondo tenerlo aperto – ribadisce Rossetti – se non per interessi politici di parte, per le pressioni dei comitati e di qualche consigliere”. Parole non da poco, da parte di un esponente della giunta di centrosinistra. “Schietto e diretto, talvolta colorito”, si definisce Rossetti, invitato da Fusco, l’altra mattina, a chiarire la sua posizione con il presidente Burlando e l’assessore alla sanità Montaldo. “Nulla da chiarire – dice lui – io voterò a favore della delibera di giunta, ma ribadirò che per il bene del San Carlo e dei voltresi, il reparto nascita andrebbe chiuso subito per riaprirlo quando sarà definito l’accordo con l’Evangelico. Non ha senso oggi tenerlo aperto solo per far contento qualcuno”. (Davide Lentini)