Cultura e Spettacoli

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I numeri con i quali occorre confrontarsi sono drammatici. Con un bilancio di circa 26 milioni di euro e 130.000 spettatori l’anno, ogni biglietto staccato dovrebbe costare 200 euro, anche se ovviamente la cifra pagata al botteghino è notevolmente inferiore, pure per i posti migliori. Non solo, ma con sole 106 repliche l’anno, tra sinfonica lirica e balletto, ogni apertura di sipario costa oltre 245.000 euro. E’ una situazione davvero complicata quella in cui versa il Carlo Felice di Genova, e già si sapeva anche se forse non in questi termini. Sono i numeri con i quali si sta confrontando il nuovo Cda che si è nuovamente riunito oggi, anche se la parola definitiva verrà dalla relazione della società d’analisi Deloitte che stà concludendo i lavori. Intanto i revisori dei conti hanno tracciato la linea tecnica che consentirà l’assunzione di Renzo Fossati, fortemente voluto da Riccardo Garrone, come direttore di staff. "In realtà - ha detto a Primocanale il regista Sergio Maifredi, consigliere d’amministrazione del teatro genovese - il Carlo Felice si sta dimostrando una sorta di caso pilota di una tragedia teatrale che coinvolge tutte le altre fondazioni liriche. E allora - continua - occorre una cura d’urto che può anche non far piacere. Magari pensando da un lato ad un aumento del costo del biglietto, salvaguardando le classi più deboli, studenti anziani pensionati, dall’altro portando al massimo regime di produzione ogni figura professionale del teatro. Perché nei momenti di difficoltà occorre lavorare di più e non di meno". In ogni caso sabato prossimo si terrà un nuovo consiglio d’amministrazione, e sarà di fondamentale importanza: arriverà infatti la relazione della Deloitte in base alla quale si prenderanno importanti decisioni per il futuro. C’è la stagione 2011 da preparare e occorre che si regga sulle proprie gambe, dal momento che il Fondo unico dello spettacolo potrebbe essere ulteriormente tagliato.