Cronaca
Inchiesta morte Sanguineti, la Asl 3: "Abbiamo fatto tutto il possibile"
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"Gli atti sono stati trasmessi alla procura per prassi perché così si fa ogni volta che muore un paziente in sala operatoria e così dunque è stato fatto per Edoardo Sanguineti". Così la ASl 3, a voce della dottoressa Bruna Rebagliati, direttore del presidio sanitario del ponente genovese, precisa il perché del fascicolo per omicidio colposo dopo la morte del poeta al Villa Scassi di Genova Sampierdarena dove era entrato alle 8.26 di mattina in codice giallo, "come prevede il protocollo per la sua condizione" un aneurisma all’aorta. Non ci sono stati ritardi, dice la Asl che precisa che in "solo un'ora e cinquanta sono stati fatti tutti gli esami preparatori all'intervento. Ma dopo circa tre ore di sala operatoria è andato in arrestato cardiaco, i medici hanno tentato di rianimarlo ma senza successo". La Asl 3 precisa che "la famiglia e lui stesso sapevano del fortissimo rischio della sua situazione. In queste condizioni si ha una possibilità di sopravvivere del 10 per cento".
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