Cronaca

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Dopo il sequestro a luglio di circa 129 bassi della famiglia mafiosa dei Canfarotta, la Direzione investigativa antimafia di Genova ha portato a termine un'altra operazione, sottraendo beni per circa 2 milioni di euro riconducibili ad Antonino Lo Iacono, condannato nel 2003 a vent'anni di reclusione per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e considerato fin dagli anni '80 esponente del clan mafioso Madonia, che fa capo al boss Giuseppe Madonia detto ''Piddu'', numero 2 di Cosa Nostra. I beni sequestrati erano intestati prevalentemente ai familiari di Lo Iacono. Il clan Madonia e' attivo in provincia di Caltanissetta ma anche nel Nord Italia.Tra i beni sequestrati ci sono conti correnti bancari e postali, case , terreni, negozi e magazzini a Campomorone e Santo Stefano D’Aveto, in provincia di Genova, a Sant’Agata Fossili, in provincia di Alessandria e a Vallelunga Pratameno, nel Nisseno. Sequestrata anche una società unipersonale di asfaltatura strade, che operava a Genova e assegnataria di numerosi appalti presso alcuni Comuni dell’Alta Valpolcevera. Secondo le prime indiscrezioni, Lo Iacono godeva della massima fiducia di Madonia e costituiva l’appendice della famiglia di Vallelunga Pratameno a Genova.