Cronaca

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C'è attesa nel mondo portuale genovese per il comitato che si riunisce oggi a palazzo San Giorgio per evitare che si paralizzi l'operatività del multipurpose di Genova, dopo il sequestro dell'area. La magistratura ha lasciato qualche ora di tempo ai terminalisti prima di apporre i sigilli in modo che possano prendere provvedimenti, come la richiesta di una gestione transitoria dell'area e un ricorso al Riesame. Oggi in comitato il presidente Luigi Merlo valuterà le richieste pervenute. Il multipurpose è un'area di 245mila metri quadrati di cui una fetta, 85mila, affidati alla Messina, 10mila a Clerici, 80mila a Scerni-Terminal San Giorgio, 20mila a Spinelli come centro servizi Derna oltre a 50mila a Musso della Grendi provvisoriamente, ma questo ultimo spazio non rientra nel sequestro in quanto fu già sottratto dalla magistratuira a Tirrenia attraverso una revoca della concessione in seguito alle inchieste del multipurpose, visto che Tirrenia fu inserita nell'affidamento dell'area senza aver mai partecipato alla gara. La concessione provvisoria a Tirrenia scade il 30 giugno e l'Autorità portuale ha già bandito una gara per le aree, gara che potrebbe ora essere inficiata dal sequestro del multupurpose: infatti un terminalista non può per legge avere in concessione più di un terminal nello stesso porto a meno che non si tratti di un prolungamento delle aree già in concessione. Ma se il titolo concessorio del multupurpose è considerato dalla magistratura "inesistente" ecco che cadrebbe il criterio di estensione dell'area già esistente. I terminalisti hanno tempo fino al 25 giugno per presentare domanda per il Libia per una durata di 8 mesi più 4.