Politica

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Fusione votata in Comune a Genova tra Iride ed Enia. La votazione si è conclusa a palazzo Tursi solo alle 7.50 di questa mattina dopo la maratona durata tutta la notte. Quaranta i presenti, 25 i voti favorevoli, 13 contrari tra i quali, oltre a quelli dell'opposizione, anche quello di Antonio Bruno di Rc e due dell'Ulivo. Altri due gli astenuti (Comunisti Italiani e Rifondazione). La votazione è iniziata alle 3 di questa mattina con una lotta contro il tempo per l'approvazione della delibera che ha dato mandato alle Città di Torino e Genova di approvare il progetto di fusione tra Iride ed Enia che darà vita alla terza multiutility italiana. A poche ore dall'assemblea degli azionisti di Iride, convocata oggi alle 17 nel capoluogo piemontese, i consigli comunali di Torino e Genova sono stati impegnati tutta la notte per una maratona appesantita da centinaia di ordini del giorno ed emendamenti. A Genova sono andati all'esame 354 ordini del giorno e 225 emendamenti, a Torino il centro destra ha annunciato 900 emendamenti. La seduta in Sala Rossa è stata preceduta da una riunione di tre ore della conferenza dei capigruppo e da un incontro tra i consiglieri del Pd, principale gruppo di maggioranza. Fulcro della discussione è stato il controllo pubblico della nuova società che nasce dalla fusione di Iride ed Enia. A Genova un gruppo di ambientalisti ha protestato contro la fusione davanti al Municipio. A Torino ieri sera attivisti del Forum italiano dei Movimenti per l'acqua ha distribuito volantini: giudicando "frettolosa" la ratifica della fusione e temono per il futuro della Smat, la società che gestisce il ciclo idrico nella provincia di Torino. Oggi alle 11 è convocata a Torino l'assemblea della Fsu, la finanziaria, partecipata pariteticamente da Genova e Torino, che detiene (maggior azionista) il 36% di Iride.