Ha detto una cosa molto giusta il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, in un’intervista. Vogliamo fare la Gronda perché non vogliamo una città imbalsamata. Proprio così. Genova senza sbocchi, senza vie d’uscita, senza Gronde o bretelle, senza Terzo Valico, non solo sarà sempre di più una città isolata, ma sarà anche imbalsamata, che è la peggior fine che possa augurarsi una città e, di conseguenza, quelli che la abitano. La sensazione di finire imbalsamati come pennuti viene da molti settori della vita cittadina. Intanto dal mondo delle professioni. Genova era la città degli avvocati, dei grandi professionisti. Oggi si respira anche in questo settore una crisi profonda. Gli avvocati lamentano un lavoro che continua a diminuire senza i traffici, in un luogo che non riesce a comunicare e mettere in comunicazione. Si avverte anche nel campo culturale: i responsabili dei musei lanciano un grido di allarme. Vogliono la Gronda e il terzo Valico perché i visitatori genovesi non sono sufficienti a dare ossigeno a musei e mostre. Chi vuole crescere è contro l’imbalsamazione, dei pennuti e di una città
Cronaca
Contro la città imbalsamata
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