Cronaca

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Un pachistano di 39 anni, in carcere da 11 mese, si è sentito male quando la giovane moglie, connazionale di 25 anni, ha iniziato a deporre al processo che lo vede imputato di tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia, violenza privata nei confronti della moglie e di minacce, ingiurie e lesioni a carico dei parenti di lei. Il processo, iniziato verso le 13 e durato poco più di cinque minuti, è stato rinviato al primo di aprile. A denunciare l'uomo era stata la moglie nell'aprile dell'anno scorso. Quest'ultima riferì alla polizia che il marito aveva tentato di strangolarla con un foulard. Poi raccontò di aver subito maltrattamenti e, in particolare, asserì che il consorte la minacciò di chiedere il divorzio, da lei ritenuta un'onta più terribile della minaccia di morte. Entrambi sono di religione mussulmana.