Cronaca
Stoccaggio illecito di rifiuti all'Ilva di Cornigliano, denunciato Riva
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Una nuova tempesta investe l’Ilva di Genova Cornigliano: il presidente Emilio Riva, il direttore dello stabilimento di Genova, Giuseppe Frustaci, i responsabili dello smaltimento dei rifiuti, Franco Risso e Enrico Calderari, sono stati denunciati dai carabinieri del Noe per stoccaggio illecito di rifiuti. Tutto parte da un’indagine dei carabinieri del nucleo ecologico a livello nazionale. All’Ilva di Cornigliano sono state sequestrate 100 mila tonnellate di rifiuti speciali costituiti prevalentemente da polverino d'acciaio e circa 5 milatonnellate di pasta di zolfo. Si tratta di residui della attività dell'altoforno, chiuso nel 2005, accumulato dal 1998. Nonostante fosse stato in parte smaltito, sia attraverso la eliminazione sia con il recupero del ferro dal polverino, l'accumulo aveva superato in grande misura le quantità indicate dalla legge. Il decreto legislativo 152 del 2006 impone infatti di non stoccare più di venti metri cubi di rifiuti o, in seconda istanza, obbliga a eliminarli entro tre mesi. Se si oltrepassano questi limiti è necessario avere una autorizzazione della Provincia, che nel caso dello stabilimento dell'Ilva di Genova, dicono i carabinieri del Noe, non è stata chiesta e il polverino di acciaio e la pasta di zolfo erano invece accumulati all'aria aperta senza protezioni. L'operazione del Noe di Genova è stata condotta sia con una ispezione aerea eseguita da bordo di un elicottero, sia con una verifica a terra. L'indagine prosegue ora per valutare se i materiali siano o meno pericolosi, forse con una perizia richiesta dal pm.
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