Saranno sentiti dai magistrati venerdì i lavoratori Ansaldo, circa una trentina per il momento, coinvolti nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte false pensioni da amianto. Dopo il congelamento delle pratiche legate ai benefici pensionistici, hanno ricevuto anche i primi avvisi di garanzia. Truffa ai danni dello Stato l'ipotesi di accusa. Ed esplode la rabbia: dipendenti e pensionati - lettere di convocazione all'interrogatorio alla mano - si sono ritrovati davanti alla Prefettura di Genova per protestare contro la sospesione delle pensioni. "Abbiamo respirato amianto come tutti gli altri - lamentano - e abbiamo chiesto solo ciò che ci spetta di diritto". In base alle indagini, in Ansaldo Energia sarebbero state elargite pensioni per esposizione all’amianto a categorie non direttamente a contatto con la sostanza tossica: questo grazie a dichiarazioni, ritenute false, di alcuni capireparto. "Occorre sbloccare entro questo mese - ha affermato il consigliere comunale di Prc, Arcadio Nacini - le pratiche pensionistiche avviate da anni e che, fino a prova contraria, sono state portate avanti a norma di legge".
Cronaca
Inchiesta amianto, primi avvisi di garanzia ai lavoratori Ansaldo
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Inchiesta corruzione a Genova: garantisti, giustizialisti e buoni gesti
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