Occupare per aprire la facoltà alla città: è quello che scrive l'assemblea permanente degli studenti di lettere e filosofia comunicando l'inizio dell'occupazione della facoltà in un volantino. Al via dunque l'occupazione alla facoltà di Lettere e Filosofia a Genova, ma senza il blocco didattico: la decisione ieri durante un'assemblea di studenti universitari . L'occupazione è stata definita "soft" da alcuni studenti. Infatti l'ateneo sarà aperto anche di sera con dibattiti e proiezioni. Intanto anche a Scienze della Formazione alcuni studenti stanno occupando da alcuni giorni l'aula concessa dal preside. Gli studenti di lettere hanno spiegato che la scelta avviene "in seguito agli attacchi al sistema formativo pubblico e in solidarietà ai 501 precari tecnico-amministrativi dell'ateneo genovese che entro primo gennaio perderanno il lavoro". Gli universitari parlano di occupazione come "occasione per aprire la facoltà alla cittadinanza e alle sue proposte". Quanto al calendario sono "previsti per i prossimi giorni cineforum, dibattiti e rappresentazioni teatrali trasformando questi spazi in un luogo di condivisione dei saperi ed esperienze di lotta in linea con le mobilitazioni in atto nelle altre facoltà genovesi e italiane". Il comunicato degli studenti di lettere chiude con la postilla "sarà garantito comunque il regolare svolgimento delle attività didattiche a amministrative".
Cronaca
Occupazione "soft" alla facoltà di lettere senza blocco didattico
1 minuto e 6 secondi di lettura
Ultime notizie
- Incidente nella galleria Marinasco alla Spezia: la vittima è Francesco Garofalo
- Caldo, umidità alta e notti tropicali in serie, a Genova è ancora bollino giallo
- Violenza nella notte a Genova, 39enne aggredito con un'arma da taglio
-
26 giugno 1965: 60 anni fa i Beatles in concerto a Genova, la città più british d'Italia
- L'agenda degli appuntamenti in Liguria di giovedì 26 giugno 2025
- Inaugurazione del nuovo Tunnel del Colle di Tenda: domani diretta su Primocanale dalle 17
IL COMMENTO
Fracchiolla dimesso solo da ruoli regionali, non da Genova Centro
Inchiesta corruzione a Genova: garantisti, giustizialisti e buoni gesti