Cronaca
Estorce 4500 euro a un'anziana e fugge
44 secondi di lettura
Un'anziana di 83 anni è stata truffata a Genova da un individuo che, spacciandosi per amico e collega del figlio, le ha estorto 4500 euro. Il raggiro si è verificato in piazza Manin, nella zona di Castelletto, dove l'anziana è stata avvicinata dall'uomo che le ha riferito di un incidente stradale in cui il figlio della donna sarebbe stato coinvolto alla Spezia, così motivando la richiesta della somma di 5000 euro per la riparazione della vettura. Offrendosi di aiutare la donna consegnando personalmente il denaro al figlio, l'estorsore ha anche reso credibile la storia mettendo in comunicazione telefonica la signora con una persona che alla stessa è sembrato proprio il figlio. L'83enne ha così prelevato dalla banca 5000 euro, consegnandone 4500 al truffatore che si è detto disponibile ad anticipare la somma mancante. Solo in un secondo momento, mettendosi in comunicazione direttamente col figlio, l'anziana ha realizzato di essere stata truffata.
TOP VIDEO
Mercoledì 01 Maggio 2024
Libri e idee - I tesori di Laigueglia
Martedì 30 Aprile 2024
Archivio storico - Primo maggio, Festa dei lavoratori (2019)
Mercoledì 01 Maggio 2024
Meteo in Liguria, maggio inizia sotto la pioggia
Martedì 30 Aprile 2024
Genova, ecco il nuovo progetto della funivia del Lagaccio
Martedì 30 Aprile 2024
Morgan assente all'udienza contro Bugo a Imperia
Martedì 30 Aprile 2024
La battaglia di Laura Marziali: "Il cancro non sia una discriminazione"
Martedì 30 Aprile 2024
People, il forum ligure delle diaspore
Ultime notizie
- Primo maggio a Genova, la pioggia non ferma la festa dei lavoratori in piazza
- Genova, scivola e perde il controllo della moto a Castelletto: è grave
- Festa lavoro, Toti: "Numero occupati più alto della storia di questa regione"
- Genoa, Zangrillo: "Vorrei continuare con Gilardino"
- Caos autostrade: incidenti in A10 e A12, code e rallentamenti
- Spezia - Palermo: Verde e Reca dal 1'. Di Serio può rifiatare
IL COMMENTO
Il lavoro per la partecipazione e la democrazia
1 maggio e salari, i nuovi poveri siamo noi