Cronaca
Bullismo, ragazzi davanti alla tv diventano cattivi
2 minuti e 13 secondi di lettura
Sarebbe direttamente collegato, secondo uno studio della Società Italiana di Pediatria che oggi a Genova conclude i lavori del suo Congresso Nazionale, il numero di ore passate davanti alla televisione e l'aggressività dei giovani, con comportamenti pericolosi e spavaldi da bulli, fenomeno in costante crescita. Al centro dell'attenzione proprio la questione adolescenti e i loro comportamenti a rischio. Il 9,4% degli adolescenti intervistati in uno studi condotto dai pediatri italiani ha dichiarato di essersi ubriacato almeno una volta, il 35% di aver visto un amico ubriaco, il 35% (39% delle femmine) di frequentare amici che fumano canne. Oggi il 18% considera accettabile prendere qualche integratore o qualche medicinale per migliorare le proprie prestazioni sportive; solo 3 anni fa aveva risposto così l'1%". E c'é poi, negli adolescenti, sempre più la voglia di sentirsi adulti ad ogni costo, di "fare cose rischiose", di dimostrarsi "in gamba". E essere "in gamba" oggi per il 75,3% significa "essere rispettato dal gruppo" (nel 2002 era il 22% a pensarla così). E, guarda caso, per l'84% l'essere rispettato è anche la principale motivazione che spinge al bullismo, anche questo fenomeno in costante crescita. Oggi più del 72% ha dichiarato di aver assistito (direttamente o non direttamente coinvolto) ad episodi di bullismo (era meno del 65% nel 2004). Ma colpiscono anche i dati sul 'consumo'' televisivo: nel 1997 guardava più di 3 ore di TV al giorno il 19%, oggi questa percentuale sfiora il 30% (un incremento di circa il 75%). E le indagini della SIP evidenziano nettamente che tra chi vede più di tre ore di TV al giorno a chi ne vede meno c'é una nettissima differenza (in peggio) nei comportamenti e nello stile di vita. "Ad incidere negativamente non è solo la quantità di televisione - spiega il Vice Presidente della SIP Gianni Bona - ma anche la qualità. La TV popone sempre più modelli fisici e comportamentali basati su una scala di valori decisamente discutibile". Fra il 37% dei ragazzi che guardano meno di un'ora di televisione al giorno ammettono di "fare a botte" ma la percentuale sale al 54,9% fra quello che stanno davanti al piccolo schermo per più di 3 ore al giorno. E l'aggressività sembra aumentare in generale in questa fascia di giovani: il 72,3% spiega di fare 'cose rischiose' (contro il 56% di quelli meno affezionati alla tv). A fumare di più, sigarette ma anche cannabis, sono sempre coloro che si nutrono di programmi televisivi. Il 20% fra chi vede un'ora di tv, percentuale che sale al 30,2% fra chi ne vede più di tre, fuma tabacco; il 3,4% e il 5,3% fuma invece cannabis fra questi due gruppi.
TOP VIDEO
Sabato 27 Aprile 2024
A Michè la storia di Bertin, l'ultimo strillone di Genova
Lunedì 29 Aprile 2024
Meteo in Liguria, inizio settimana con sole e nuvole poi torna la pioggia
Domenica 28 Aprile 2024
Genova, esplode tubatura in centro: lunghi lavori di ripristino
Domenica 28 Aprile 2024
Incidenti sul lavoro, in Liguria 48 denunce al giorno (più gli 'invisibili')
Venerdì 19 Aprile 2024
"Liguria chiama Roma risponde": le risposte di Cavo, Basso e Pirondini (ottava puntata)
Domenica 28 Aprile 2024
‘Challengers’: il tennis come metafora di sesso, desiderio e seduzione
Ultime notizie
- Genoa-Cagliari, al Ferraris sfida rossoblù: le probabili formazioni
- Duferco, Bolfo lascia: Gozzi e figli azionisti al 100%
- Diano Marina, incendio abitazione: il rogo partito dalla cucina
- Campionati europei nuoto: i complimenti della Regione a Bocciardo
- Genova, albero crolla in viale Bernabò Brea
- Genova, incendio in una sala slot: fiamme spente dai pompieri
IL COMMENTO
È la nostra democrazia, candidabili anche i Vannacci
Burlando lancia l’Innesco, reazione a catena per fare un “campo vastissimo”