Politica
Sanità, aumentano le "fughe" fuori regione e cresce il saldo passivo
1 minuto e 26 secondi di lettura
La lieve flessione registrata nel 2006 si è già interrotta. Il trend positivo verso l’abbattimento delle fughe dei pazienti liguri che vanno a curarsi fuori regione, si è nuovamente invertito. I dati del ministero della Salute parlano chiaro: nel 2005 la Liguria aveva un saldo passivo di 18 milioni e 627 mila euro. Nel 2006 si era scesi a 16 milioni e 718 mila euro. Nel 2007 il saldo negativo è risalito a 29 milioni di euro. Vuol dire che è considerevolmente aumentato il numero di persone che sceglie strutture sanitarie extra regionali per andarsi a fare curare; e allo stesso tempo è diminuito notevolmente il numero di chi, dalle altre regioni, si affida a ospedali e strutture liguri. Scendendo nel dettaglio, la Liguria riceverà 140 milioni di euro per aver assicurato cure e interventi a cittadini delle altre regioni. Ma dovrà pagare 169 milioni perché molti liguri sono andati a farsi curare fuori. Basta scorrere i dati degli anni precedenti per capire quanto la situazione sia degenerata nell’ultimo periodo. Nel 2002 il saldo era addirittura in attivo: 2 milioni di euro. Vuol dire che ci si faceva curare di più in Liguria e molti, da fuori, venivano nella nostra regione. Dal 2003 il trend ha iniziato a invertirsi negativamente, con una spesa per le casse regionali di 8 milioni, saliti a 19 nel 2004. Oggi siamo a 29 milioni di spesa. Ma quali sono le cause? Quella principale è senza dubbio legata al fatto che in questi anni molti illustri medici che hanno sempre operato in strutture liguri, hanno scelto di spostarsi in cliniche private di Lombardia o Piemonte dove, senza dubbio, guadagnano molto di più. E molti pazienti li hanno seguiti. L’obiettivo è quello di riportarli a lavorarli in Liguria. (Davide Lentini)
Sponsorizzata
Mercoledì 23 Aprile 2025
A Genova inaugurata Euroflora 2025, 154 giardini da tutto il mondo - Lo speciale
Ultime notizie
- Sampdoria-Cremonese LIVE ore 15: Niang e Sibilli in attacco
- E' morto alla Spezia l'ultimo superstite della corazzata Roma, aveva 103 anni
- Primo maggio, Bucci: "Il lavoro deve essere sicuro"
- Primo maggio, traffico e cantieri: lunghe code in autostrada in Liguria
-
Divieto di balneazione a Genova: ecco dove
- Al Palazzo della Borsa la consegna delle stelle al merito a 22 nuovi "maestri del lavoro"
IL COMMENTO
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse
Alla politica del futuro di Genova non interessa?