Cronaca
Avevano clonato migliaia di carte di credito, condannati a 3 anni
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Sono stati condannati dal tribunale di Imperia a 3 anni di reclusione in carcere i due pirati informatici bulgari fermati poco prima di Natale dalla polizia postale per aver clonato carte di credito, detenuto codici informatici e intercettato flussi telematici. I due, Ivan Ivanov, 24 anni e Toma Kelevsky, 30 anni, sono accusati di aver manomesso i postamat di Diano Marina, di Vallecrosia e quelli di via dei Pescatori e via Martiri della Libertà a Imperia. Secondo quanto aveva ricostruito la polizia postale, la coppia usava una tecnica 'artigianale' ma comunque ben collaudata: posizionando una tastiera identica a quelle che abitualmente si trovano agli sportelli bancomat, sistemavano un microchip-memoria che registrava i codici che il cliente digitava pur senza impedirgli di effettuare un regolare prelevamento. Dopo un giorno i due clonatori tornavano a ritirare il loro dispositivo caricato di tutti i codici digitati nell' arco delle 24 ore. Collegato ad un pc, il dispositivo trasemetteva tutti i 'pin' registrati alla centrale clandestina in Bulgaria dove avveniva la vera e propria clonazione delle carte. I due erano stati arrestati praticamente in flagranza di reato, il più giovane mentre armeggiava al Postamat di via Martiri a Porto Maurizio, l'altro in un bed & breakfast sulle alture di Sanremo.
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