Cronaca

42 secondi di lettura
Il gup Adriana Petri ha prosciolto al termine dell'udienza preliminare Nicola Costa, ex sovrintendente del teatro Carlo Felice dal 1994 al 2002, accusato di bancarotta per dissipazione e omissione e di bancarotta fraudolenta documentale, rispettivamente "per non aver commesso il fatto" e "perché il fatto non costituisce reato". L'inchiesta, condotta dal pm Valeria Fazio, riguardava il "buco" di circa nove milioni di euro del Fondo Pensione dei dipendenti del teatro. Ad avviare le indagini era stata la relazione depositata in procura nel 2005 da Ermanno Martinetto, commercialista, nominato dalla Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) per la liquidazione del Fondo non più in grado di erogare le prestazioni stabilite. Secondo l'accusa, il teatro avrebbe utilizzato i soldi del Fondo per finanziare l'attività ordinaria dell'ente pagando un interesse inferiore a quello garantito all'epoca anche da normali Bot.