Cronaca
Ultimatum di Garrone al comune: "Stadio, decisione entro l'anno"
1 minuto e 9 secondi di lettura
"Se entro la fine dell'anno non verrà ultimato il percorso burocratico previsto, noi rinunceremo all'idea di costruire il nuovo stadio nell'area di Sestri Ponente". L'ultimatum è stato lanciato al Comune di Genova dal presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, a margine dell'incontro tra l'associazione calcio diversamente abili dell'Ucraina e il comitato paraolimpico italiano, che hanno stretto un gemellaggio grazie alla mobilitazione della società blucerchiata. All'incontro ha partecipato anche Luca Pancalli, in qualità di presidente del comitato paraolimpico italiano, ma anche di consulente del governo uscente sugli impianti sportivi. "Ho analizzato i progetti di nuovo stadio della Sampdoria e di altri club, come Udinese e Atalanta - ha dichiarato - e li ho trovati tutti molto seri e interessanti. Adesso si tratta di valutarne gli iter realizzativi degli stessi". Garrone ha accolto di buon grado l'interessamento di Pancalli, ma ha anche lanciato una sorta di ultimatum all'amministrazione genovese. "Il nostro progetto è più conosciuto al di fuori della città - ha sottolineato - ma io non sono pessimista". Sul progetto si era già espressa in termini negativi la sindaco Marta Vincenzi, secondo la quale per Genova due stadi sono troppi. "Le telefonerò per farmi spiegare cosa intendeva dire", ha commentato Garrone, piuttosto infastidito dalla freddezza con cui è stato accolto il progetto della Sampdoria presso le istituzioni locali. (Ansa)
Ultime notizie
- Ponte Morandi, Possetti: “Pene giuste per una strage di Stato”
- "Vedo i mostri", delirio da droga in via Bixio: arrestato spacciatore con cento clienti
- Incendio sul mare a Quarto, ipotesi dolosa e paura amianto
- Quasi 19 anni di carcere per la 'gang' degli esami di guida truccati
- Noi Moderati, Bozzano nuovo commissario della provincia di Savona
-
Amt, ecco cosa pensano i cittadini su crisi e aumento biglietti
IL COMMENTO
Amt, a Tursi il teatro della crisi: tutti sul palco (tranne uno) e una città che aspetta la verità
La medicina di genere sia parte della ricerca e della cura di tutti