Cronaca

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Un tempo si chiamava pausa di riflessione. Chiusa la campagna elettorale, partita un po’ in sordina ma poi riscaldatasi strada facendo, adesso la parola passa alle urne. E qui la nostra regione avrà un peso fondamentale tanto che i risultati ottenuti potranno modificare sensibilmente il quadro politico generale. Sono rispettivamente 726.000 e 680.000 gli elettori della provincia di Genova che si recheranno alle urne per scegliere, insieme a tutti gli altri votanti liguri, i 17 deputati e gli 8 senatori che la nostra regione manderà in parlamento. A questi vanno aggiunti 40.000 genovesi all’estero che hanno già votato nei giorni scorsi. Chi fosse sprovvisto del certificato elettorale può chiedere un duplicato al comune di residenza. In tutta la provincia le sezioni sono 972 di cui 653 nel capoluogo. Molte di queste avranno un nuovo presidente di seggio: sono stati infatti più di 200 quelli sostituiti rispetto alle elezioni del 2006 perché resisi responsabili in quella circostanza di gravi inadempienze. Il voto si esprime ovviamente tracciando un unico segno nel quadrato della lista prescelta. Come è noto urne aperte domenica dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15, dopo di che cominceranno le operazioni di scrutinio, prima le schede per il senato, poi quelle per la camera. Laddove invece nella nostra regione si vota anche per rinnovare l’amministrazione comunale (Sestri Levante, Camogli, Montoggio, Laigueglia, Rialto, Ceriale, Pieve di Teco, Cosio d’Arroscia Portovenere e Carro) gli scrutini avranno inizio martedì alle 14. Una curiosità: per la prima volta è vietato portare con sé al momento del voto telefoni cellullari provvisti di fotocamera che dovranno essere preventivamente consegnati al presidente di seggio. Chi non lo facesse è passibile di arresto e condanna da tre a sei mesi di reclusione.