Cronaca
Parla la moglie dell'omicida di Damonte
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Emergono nuovi particolari sull'omicidio di Luigi Damonte, l'uomo di 46 anni ucciso l'altro ieri a bastonate ad Arenzano. Sarebbe stata la moglie dell' omicida, che aveva una relazione con la vittima, a mettere i carabinieri di Genova sulle tracce dei due presunti assassini, Francesco Titta, 67 anni, muratore di origine calabrese, marito della donna, e Lucian Tarara, rumeno di 30 anni. I due sono stati accusati formalmente dell'omicidio dopo quasi 20 ore di interrogatori. Titta è accusato di avere organizzato l'omicidio e di avere partecipato al pestaggio, mentre il romeno sarebbe un esecutore e avrebbe agito in cambio di un posto di lavoro. Le indagini proseguono per capire se altre persone hanno partecipato all' agguato messo in atto mentre la vittima usciva di casa all'alba per recarsi al lavoro. La moglie del presunto omicida, Giuseppina Zeffi, albanese di 47 anni, avrebbe collaborato con i carabinieri per rintracciare il marito, dandogli un appuntamento al quale si sono presentati anche i militari. La donna ha raccontato che la storia con il marito era finita da tempo e che l'uomo una volta aveva già cercato di aggredire l'amante per strada. La vittima, sposato e con un figlio, non aveva voluto sporgere denuncia minimizzando l'accaduto.
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