Politica

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“Come è possibile che, se ci sono stati degli inadempimenti, Edoardo Berti Riboli se ne sia accorto solo ora che è andato in pensione?”. Rimanda ogni accusa al mittente il presidente della Regione Claudio Burlando dopo le polemiche sollevate dall’ormai ex presidente della società ligure di chirurgia che ha avanzato pesanti dubbi sui criteri di scelta dei primari, definendo Burlando un “dittatorello sudamericano”. “Ho dato mandato ai miei legali di verificare se ci sono gli estremi per una querela – ha detto Burlando – E comunque se Berti Riboli ha elementi per dire che ci sono stati favoritismi politici, si rivolga alla procura”. E mentre l’assessore alla sanità Claudio Montaldo spiega che a breve tutti i posti assegnati per chiamata diretta –gli articolo "15 septies"– saranno messi a concorso, Burlando risponde anche a chi lo accusa di aver chiesto la “promozione” di una dottoressa e del suo reparto, per aver curato il padre, poi deceduto. “Ho solo segnalato che quel reparto era in condizioni indecenti: poi non so come abbia deciso di rivolvere la situazione il direttore generale del San Martino”. Poi attacca: “Nella sanità ligure ci sono troppi baroni che parlano a vanvera invece di lavorare”. Intanto il gruppo regionale di An ha chiesto l'istituzione urgente di una commissione di inchiesta "per accertare la regolarità delle procedure che hanno portato alla nomina di primari ed alla assunzione di medici specialisti". Forza Italia, invece, presenterà una proposta di legge per garantire trasparenza nelle nomine dei primari con sorteggio della commissione giudicante e graduatorie con punteggio. Il capogruppo di Forza Italia Luigi Morgillo che si è detto "profondamente deluso" dalla comunicazione al Consiglio regionale fatta dal presidente Burlando: "Di fronte al disagio che stanno manifestando i medici per la pesante lottizzazione che sistematicamente si sta verificando nella sanità ligure-dice Morgillo- ci saremmo aspettati da parte del presidente una proposta concreta per mettere fine a questi veleni". (Davide Lentini)