Cronaca

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E' lo stesso assessore alle politiche della casa del comune di Genova, Bruno Pastorino, a rassicurare gli sfollati di via Prè: "Entro cinque giorni inizieranno i lavori che interesseranno la palazzina di fronte al civico 7, aspettiamo fiduciosi il parere tecnico del caso". Quindi Natale nelle loro case per le undici famiglie obbligate dopo il crollo del 2 novembre scorso a fare armi e bagagli? "Assolutamente sì, è il minimo". Il progetto è pronto, assegnati i due tecnici che dovranno occuparsi degli interni e delle impalcature. Ancora Pastorino: "Siamo preoccupati, sinceramente pensavamo di dare una svolta a questa situazione incresciosa ben prima". E invece per l'ennesima volta gli sfollati di via Prè sono stati costretti a scendere in strada: "Sono venti giorni che sono fuori dalla mia casa, comprata col sudore del mio lavoro": a parlare è un cittadino extracomunitario che sta regolarmente pagando il muto sull'immobile dal quale è stato allontanato. "Prima siamo stati spostati nell'albergo qui vicino a spese del comune -tuona un'altra abitante- poi siamo stati cacciati anche dall'albergo. Ora sono da amici". "Speriamo mantengano le promesse- dice il panettiere di zona- ne abbiamo sentite mai tante in questo ultimo mese. Più che altro devono far presto a mettere le mani sulla struttura pericolante o qui cade quello che non è venuto giù prima e ci scappa il morto".