Cronaca

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Un traffico ritenuto illecito di 350 mila metri cubi di rifiuti speciali da demolizione è stato scoperto dai carabinieri del Noe di Genova che hanno sequestrato una discarica abusiva realizzata nell'ex cava Rocca delle Fene di Pietra Ligure. Nel sito, un'area di tre ettari, era stato autorizzato un intervento di ripristino ambientale con terra e roccia da scavo pulite. Nel corso dell'operazione denominata 'Terra promessa' sono state denunciate cinque persone in concorso per traffico illecito dei rifiuti. Secondo gli investigatori, il legale rappresentante della società di movimento terra, pagato per il ripristino, anziché riempire con materiale pulito vi smaltiva i rifiuti speciali raccolti in vari cantieri edili, per un giro di affari che i militari stimano in cinque milioni di euro. A suo carico il gip di Savona Emilio Fois, su richiesta del sostituto Giovanni Battista Ferro, ha emesso una misura cautelare di interdizione della professione. Indagati anche il direttore dei lavori di ripristino ambientale e due dipendenti del comune di Pietra Ligure, che avrebbero dovuto svolgere attività di controllo, oltre al legale rappresentante di un cantiere edile. Nel corso delle indagini sono stati emessi anche 19 sequestri preventivi per i mezzi utilizzati per il presunto traffico illecito, oltre a tre cantieri edili dai quali proveniva il materiale da demolizione. L'inchiesta era partita nell'aprile scorso col sequestro della cava e da successive analisi era emerso che i riempimenti erano stati eseguiti con materiale da demolizione frammisto a terra e rocce da scavo. Nell'estate scorsa, a seguito dell'attività investigativa, erano stati individuati tre cantieri da cui provenivano i materiali e anche questi erano stati posti sotto sequestro. Il provvedimento per i 19 mezzi è stato invece disposto ieri dal gip Fois.