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Sul tecnico si staglia l'ombra di Pirlo, a meno di una prestazione redditizia a Empoli
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 Con sguardo strabico i tifosi del Genoa con un occhio seguono le travagliate vicende societarie, con l’altro osservano la preparazione del match con l’Empoli che è l’ultima chiamata per Ballardini visto che se non dovesse fare punti potrebbe fare le valigie per lasciare il posto a Pirlo. Nel primo caso c’è da aspettare due settimane visto che il closing come peraltro già più o meno raccontato ci sarà il 15 di novembre. Il presidente Enrico Preziosi resterà nel consiglio di amministrazione e e avrà la delega per tenere i rapporti con la Lega calcio.

I nuovi proprietari, gli americani di 777 Partners a quel punto nomineranno un altro presidente e partiranno ufficialmente con la loro gestione del club rossoblu. Chiudere in fretta questa partita è importante per tutto il mondo rossoblu, squadra compresa. Si perché il Genoa è quasi in fondo alla classifica e serve una svolta. In tutti i modi venerdì sera ad Empoli sarà una partita che dirà molto soprattutto sul futuro del tecnico Davide Ballardini che malgrado una squadra indebolita da continui infortuni e soprattutto da giocatori che sono delle scommesse, si è barcamenato addirittura meglio di chi, l’anno scorso, vedi mister Maran, dopo 11 giornate era a 6 punti. Oggi sono 8. Però il piatto piange e anche in questo caso occorre fare in fretta.

Così zio Balla sa di non avere più tanto tempo: ad Empoli contro la squadra dell’ex Andreazzoli che sta facendo una gran stagione, non ci saranno appelli. I rossoblu non avranno Destro e quindi in avanti c’è emergenza con Caicedo sicuro titolare e il resto delle scelte saranno attorno ai nomi di Pandev e Kallon. Con Ekuban e Buksa che dovranno essere pronti. Dopo i fischi post Venezia e le polemiche seguite alke dichirazioni di Ballardini su alcuni giocatori, quelli più giovani, non pronti a vestire la maglia del Grifo, ora c’è il silenzio, quello che porta dritto a quella che per Criscito e compagni è come una finale.